lunedì 24 agosto 2009

ricordare la storia...

con invito alla diffusione

IL comune di Marineo ha voluto riattualizzare attraverso la festa del marchesato di MArineo la storia della famiglia Beccadelli. Altri paesi fanno della loro storia, e più esattamente, della storia delle aristocrazie che li hanno fondati, un motivo di attrazione turistica. Nulla contro. Ho creduto utile tuttavia al fine di fornire al folklore l'autenticità della lettura socio-culturale e storica commentare che la storia del marchesato è stata anche "storia di vessazioni, di mancanza di diritti e di sfruttamento", un marchesato "sanguinario". Ho appreso che una discendente dei Pilo (Francesco Bologna, terzo marchese di MArineo, fu costretto a vendere il marchesato nel 1619 perchè pressato dai creditori al cognato Vincenzo Pilo e Calvello ; FONTE: LA «DESCRITTIONE DELLA CASA E FAMIGLIA DE’ BOLOGNI» DI BALDASSARE DI BERNARDINO BOLOGNA - commentata da Lavinia Pinzarrone -modernista) fosse presente e rimanesse risentita a causa delle mie parole. Ciò mi sorprende e mi imbarazza: ho cercato infatti di essere il più divulgativo possibile perchè gli storici quando descrivono la famiglia Beccadelli Bologna utilizzano le seguenti parole: "Gli studi sul governo della città di Palermo indicano i membri della famiglia
Beccadelli-Bologna, di origine bolognese, tra i protagonisti della scena
politica cittadina tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Seicento. Si trattava, infatti, di un lignaggio potente e numeroso – costituito da abili e
spregiudicati uomini politici, determinati a raggiungere le vette del potere –
che riuscì a sfruttare a proprio vantaggio le opportunità di promozione sociale
offerte dalla capitale del Regno
. In particolare, essi riuscirono ad inserirsi in
un processo continuo di mobilità sociale che portò famiglie come la loro «a far
parte del nobilitato cittadino», ad un riconoscimento ufficiale «del loro ruolo
tramite l’esercizio delle cariche», e finalmente all’ingresso nei ranghi del baronaggio siciliano" (Lavinia Pinzarrone - in M e d i t e r r a n e a R i c e r c h e s t o r i c h e Anno IV - Agosto 2007, rivista diretta da Orazio Cancila, professore ordinario di Storia moderna, Università di Palermo) .

Come potrete commentare da soli se avessi dovuto utilizzare le fonti storiche nella loro autentica ricostruzione della storia del marchesato forse mi sarei dovuto interrogare sulla necessità di festeggiare la ricorrenza della fine del marchesato dei Beccadelli.

Tuttavia vi invito a riflettere personalmente sulla scorta della lettura di questo interessantissimo saggio. Eccovi il link: http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r804.pdf

2 commenti:

guardone ha detto...

Noto,con molto piacere,che sia durante che dopo i festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono,SAN CIRO,e quindi ricordo a tutti che implicitamente festa RELIGIOSA,occasione di preghiera,e di raccoglimento attorno a questa figura che ha dato l'esempio di vita in santita',la comunita' marinese è uscita un po' piu' incazzata di prima.....come mai?

1)Sara' stata distratta dalla mondanita' della festa,e quindi arrabbiata per non aver potuto pregare in raccoglimento?

2)Sara' l'indignazione per l'ormai imminente trasferimento,ovviamente per meriti,del nostro parroco Mons. La Sala?

3)Saranno i sostenitori della Congregazione di S. Ciro che sono
adirati per il "poco appoggio"se non "sdirrubbo"avuto dall'Amministrazione?

4)Saranno adirati gli amministratoriche malgrado i tentativi di saccheggiare alcuni eventi,comunque sia la Festa quest'anno è stata un successo?

Credo che comunque le critiche siano sempre costruttive,se fatte con un minimo di criterio,come ogni cosa al mondo tutto è migliorabile,personalmente,penso che la contrapposizione evidente tra congregazione e amministrazione abbia giovato alla piena riuscita della festa,ha esaltato l'impegno delle due parti elevando il livello delle iniziative organizzate ora dall'una ora dall'altra,risultato ottimo.
Stonano un po' le critiche anche pesanti dell'Ass.Rinaldi in quanto proprio perchè Assessore,avrebbe potuto impegnarsi prima per evitare manifestazioni a suo dire menzognere come la sfilata in onore della fam. Beccadelli di Bologna,è troppo facile farlo dopo,quando il sipario è ormai calato omettendo di criticare anche,e questo penso interessassa molto di piu' i marinesi,l'organizzazione della sfilata,i personaggi che l'hanno realizzata,gli esclusi da essa,e soprattutto i motivi per i quali lo sono stati("cosa nostra è")ma soprattutto,e per me è la cosa piu' importante il fatto che SI SIA PROCEDUTO A REALIZZARLA NONOSTANTE QUASI IN CONTEMPORANEA SIA STATO CELEBRATO IL FUNERALE DI UNA NOSTRA CARA COMPAESANA COSì TRAGICAMENTE SCOMPARSA...SENZA PAROLE....
Spero che Nino Di Sclafani,persona sicuramente piu' equilibrata e che ha piu' il polso della realta' sociale del nostro paese,dica o scriva qualcosa su questo punto...prima pero' che qualcuno dall'alto,ponga il veto....
Distinti saluti....GUARDONE

CR ha detto...

Le critiche anche di guardone sono utili. La meschineria di menzionare Graziella non gliela permetto. Certe cose sono troppo importanti per parlarne in anonimo e su un blog. Non osi fare allusioni nè si permetta ulteriormente di strumentalizzare la morte all'interno dello scontro politico.