mercoledì 3 dicembre 2008

European Youth Foundation. Supporto ad azioni specifiche per i giovani Scadenza: 01/02/2009

Vi prego di prestare attenzione alle seguenti indicazioni. Possiamo pensare a progettare in vari ambiti e più soggetti (sebbene bisogna essere in grado di coprire almeno un terzo della spesa). La scadenza è il primo di febbraio 2009 (per altre attività anche aprile 2009).
Troviamo le forze e l'entusiamo per farlo?
CR


Saranno finanziati progetti “Categoria A e B”.

La Categoria A si riferisce a meeting internazionali che possono prendere la forma di seminari, conferenze, workshop, campi, festival, etc
Il meeting deve:
  • rispondere alle priorità di lavoro del Consiglio d’Europa
  • dare un contributo utile agli obiettivi ed al lavoro del settore giovanile del Consiglio d’Europa;
  • essere frequentato, in proporzioni appropriate, da nativi dei 7 stati membri del Consiglio d’Europa. Può anche includere partecipanti dagli altri stati;
  • avere un effetto moltiplicatore;
  • essere in accordo con i principi educativi del settore giovanile del Consiglio d’Europa ed in particolare promuovere l’istruzione e l’apprendimento interculturale;
  • essere, almeno per un terzo, finanziato da altre fonti;
  • essere frequentato da partecipanti di cui il 75% sotto i 30 anni;
  • (come regola generale) essere tenuto in uno degli stati del Consiglio d’Europa.

La Categoria B a qualsiasi altra attività diversa da quella del meeting per esempio:
  • pubblicazioni specializzate (come manuali formativi);
  • newsletter o periodici prodotti da organizzazioni o reti giovanili internazionali ;
  • campagne informative;
  • mostre e produzioni di materiali audio visivi etc;
  • sviluppo di web site o produzione di CD-ROM;
  • produzione di posters, badges e stickers;
  • progetti di ricerca su questioni giovanili.

Nella stessa categoria EYF può anche finanziare visite di studio che permettano ad organizzazioni e reti giovanili di creare nuovi contatti in Europa e così estendere i partenariati e le cooperazioni.

http://www.eyf.coe.int/fej/

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Cirus io penso che sia auspicabile un'assemblea per discutere di questo e di altro ancora.
Facci sapere quando, ok??

Nuccio Benanti ha detto...

Cirus,
nel 2009 la Società religiosa San Ciro di Garfield festeggerà cento anni di vita. L’adeguamento dello statuto del 1909 è una delle iniziative intraprese dagli italoamericani per celebrare questo avvenimento.

Le nuove disposizioni dello Statuto consentono anche ai “non marinesi” di inserirsi pienamente all’interno del gruppo, potendo ambire anch’essi a ricoprire le cariche sociali più importanti. Inoltre viene dato più "potere" alle donne e ai giovani all'interno dell’associazione.

Assieme a Ciro Guastella (addetto alle pubbliche relazioni della San Ciro Society di Garfield) dopo 2 anni di ricerche stiamo ultimando la stesura di un LIBRO che ripercorre le tappe della presenza marinese negli USA, a partire dalla fine dell'800 fino ad oggi: New York, Brooklyn, Garfield...

Per farla breve, volevo chiederti se ci sono "strumenti" per poter stampare (col patrocinio del Comune di Marineo) il volume da distribuire gratuitamente nel 2009 negli Stati Uniti e/o in Italia.

Nuccio

CR ha detto...

mi farebbe piacere saperne di più. E cerco di comprendere se possiamo racimolare qualcosa. Anche pensando a qualcosa di più strutturato. Bella iniziativa.
C

Nuccio Benanti ha detto...

Se vuoi, possiamo anche vederci e parlare di presenza.

Volevo solo aggiungere che negli Stati Uniti le società di mutuo soccorso sono (da oltre 100 anni) un importante punto di riferimento per tantissime comunità di immigrati italiani. Nella sola circoscrizione consolare di New York qualche anno fa ne sono state censite più di cinquecento. Una di queste è la San Ciro Society, che fa capo alla comunità di Marineo, con sede al 54 Gaston avenue di Garfield, nello Stato del New Jersey.

Il lavoro che stiamo realizzando è strutturato in questo modo:

Il primo capitolo (Da Alessandria a Marineo) è dedicato alle origini e alla diffusione del culto di san Ciro.

Il secondo capitolo (Da Marineo a New York) è dedicato al fenomeno migratorio e all’introduzione del culto di san Ciro negli Stati Uniti ad opera dei pionieri marinesi, che sbarcano a New York a partire dalla fine dell’Ottocento. Formano una colonia a Elizabeth street, nei pressi di Mulberry street, nota Little Italy nell’isola di Manhattan. Con il migliorare delle loro condizioni economiche piccoli gruppi si spostarono a Brooklyn e nel Queens, mentre in maggioranza trovarono opportunità di lavoro nel New Jersey. Una numerosa comunità si stabilì, infatti, a Garfield. In tutti i luoghi in cui andarono i marinesi portarono il culto di san Ciro e le tradizioni del paese.

Nel terzo capitolo (dove si parla anche dello Statuto della San Ciro Society) vengono focalizzati, tra persistenze e mutamenti, i vari aspetti del culto di san Ciro negli Stati Uniti (iconografia, preghiere, processioni, dinner dance, uomo dell'anno...), nei luoghi dove è stato, appunto, trapiantato e dove è rifiorito con rinnovato vigore. Occorre anche notare come l’emigrazione abbia condizionato la morfologia e l’antropologia della celebrazione sia nei paesi di partenza che nei luoghi di arrivo. Periodicamente sia in Italia che negli Stati Uniti, avviene uno "scambio" per rinnovare il patto di solidarietà e si programmano iniziative in comune. Nella festa confluiscono, infatti, i sentimenti di dolore e sensi di colpa per la disgregazione della società tradizionale. In tal senso, «la festa e i riti religiosi non costituiscono più una forma di esorcismo della morte, ma una forma di esorcismo dell’emigrazione, la nuova morte che ha colpito la comunità» (Teti 2002: 700).

N.

CR ha detto...

proprio interessante, anche la citazione che fai di Teti, antropologo che ho apprezzato...ma sai che quasi quasi ci voglio lavorare ...dobbiamo parlarne sul serio domani sono a marineo...proviamo a vederci?

Nuccio Benanti ha detto...

Questo è il mio numero tel. 338.4884702