mercoledì 19 novembre 2008

Transgender day of remembrance


Ogni anno nel mondo e anche in Italia vengono uccise decine di persone transessuali e transgender. L’odio per la diversità, la paura, il pregiudizio nutrito da una cultura sessuofobica e violenta fanno sì che, nel silenzio quasi totale, molte persone trans paghino con la vita la loro affermazione di autenticità e il loro diritto ad essere se stesse e se stessi.Il 20 novembre 2008 viene celebrato in tutto il mondo il 10° Transgender Day Of Remembrance, in ricordo dell’assassinio della transessuale Rita Hester a Boston nel 1998, occasione che il movimento LGBT internazionale ha istituito per ricordare come siano ancora forti e radicati il pregiudizio, l’odio e le discriminazioni nei confronti delle persone transgender. Tutte le informazioni sugli eventi nel mondo sono reperibili sul sito: www.transgenderdor.org. Quest’anno si vuole ricordare in particolare Samantha, massacrata sotto gli occhi di una telecamera nel centro di Milano nell’agosto 2008, ad Alice, uccisa a Bologna nel settembre 2008, alla trans senza nome assassinata a Cermenate (CO) nel luglio 2008, tutte vittime innocenti di una ferocia cieca e inaudita. Ed anche Loredana. Loredana sarebbe dovuta comparire la mattina del 19 dicembre 2007 davanti al giudice del tribunale dei minori di Catania per l'udienza preliminare. Secondo la denuncia presentata dal padre, avrebbe aggredito e picchiato il genitore provocandogli delle fratture. Ed è stato proprio in seguito a quell'episodio che il tribunale dei minori, in via cautelativa e per tutelarla, aveva deciso di affidarla ad una comunità dando incarico ai servizi sociali del comune di Giarre di individuare una struttura idonea ad ospitarla.
Ieri nel corso di una conferenza stampa convocata a tarda sera nella sede legale della cooperativa sociale 'Sole' che gestisce la struttura che ospita 17 minori a Palma di Montechiaro (Agrigento) è stato anche confermato che Loredana, subito dopo la denuncia del padre aveva presentato a sua volta una denuncia nei confronti del genitore per atti di libidine. Denuncia che poi, però, avrebbe ritirato. La comunità Alice ha affidato al suo legale, l'avvocato Santo Lucia il compito di chiarire che "l'idoneità di questa struttura è stata individuata dall'ufficio minorile, servizio sociale minorenni del dipartimento giustizia minorile. La comunità ha ottemperato a quanto prescritto dal Tribunale dei minori che ha individuato in questa struttura tutti gli elementi necessari per poter ricoverare Loredana. Loredana si suiciderà con il suo foulard preferito. Così vicina così lontana da noi.

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