Insediato il nuovo comitato di gemellaggio. Le idee principali ruotano intorno alla necessaria rivalutazione del gemellaggio come strumento di crescita civile e di confronto interculturale. I temi principali sono relativi alla più che utile sperimentazione di cooperazione tematica (scambio focalizzato sulla conoscenza dei gruppi e dell'associazionismo giovanile; delle associazioni produttive e di categoria; dei gruppi sportivi; sulla disabilità; e perchè no sulla speriemntazione di buone prassi amministrative!). Il lavoro con la scuola non può prescindere da un contatto ed una coabitazione dei nostri cittadini più giovani più diuturni. Sovente lo scambio si è trasformato per i francesi nel viaggio ottocentesco verso il sud d'Europa e pe ri nostri verso la euro-disneyficazione. Utile a mio avviso discutere ed iniziare a prendere consapevolezza, ad essere auto-riflessivi, sui seguenti punti:
- Elaborazione di una guida alle buone prassi sugli scambi e i gemellaggi: dopo 25 anni forse bisognerebbe chiedersi se ne siamo in grado (al contrario mi porrei qualche interrogativo);
- Ritorniamo al diario di bordo (significa creare e costruire memoria, legami e beni relazionali);
- Laboratori di incontro tra chi, per primo, 25 anni fa ha partecipato ai primi scambi e chi vorrebbe accingersi a farlo: raccontare e raccontarsi la storia del gemellaggio attraverso mostre fotografiche, racconti pubblici, storie personali;
- Sviluppiamo forme di animazione sociale e comunitaria che possano intrattenere i giovani ospiti francesi attarverso il loro coinvolgimento in temi specifici (la tolleranza; la diversità; la biodiversità; l'inquinamento; etc.) e nel NOSTRO TERRITORIO, preferibilmente (dove sta il terzo settore? L'associazionismo? Gli scouts? Abbiamo competenze, mettiamoci in rete e sviluppiamo forme virtuose!);
- Condivisione dei temi con la controparte francese
- Creazione di sottocomitati tematici: come suggerisce Nino Di Sclafani, creiamo gruppi di discussione ed elaborazioni sui piani didattici e formativi; sul coinvolgimento della dimensione economica e produttiva; sulla logistica dell'ospitalità;
- Coinvolgimento della popolazione al piano di gemellaggio e loro responsabilizzazione (anche all'interno del gruppo del comitato);
- Definizione di gruppi tematici, associazionismo giovanile, che voglia farsi promotore di attività di visita pioneristica (come afferma carmelo Butticé).
Iniziamo a rifletterci. Basterebbe iniziare a dare un'occhiata alla lista e alla qualità delle associazioni presenti a Sainte Sigolene (cliccate su http://www.ville-sainte-sigolene.fr/index.php?page=annuAsso&affBoutonAnnuaireAsso=1).
3 commenti:
E' possibile conoscere anche i nomi di tutti i componenti del comitato di gemellaggio?
ti ho messo la foto
Veramente se non sbaglio, mancavo io che per motivi familiari non sono potuto essere presente al primo incontro, come prontamente ho comunicato al sindaco la mia assenza .
Distinti saluti
Maurizio Ingui
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